2020: com’è cambiato il nostro rapporto con l’auto

Pubblicato il 13 ott 2020InAutonoleggio e automotive
2020: com’è cambiato il nostro rapporto con l’auto

2020: com’è cambiato il nostro rapporto con l’auto

La pandemia di Covid-19 ha radicalmente cambiato le abitudini e le percezioni degli italiani. Il secondoOsservatorio Continental su Mobilità e Sicurezza ci spiega come e in che direzione siamo diretti.

La nuova conferenza dell’Osservatorio Continental su Mobilità e Sicurezza ci fornisce numeri interessanti, tanto speranzosi quanto drammatici. I dati sembrano voler urlare un cambiamento in atto, iniziato paradossalmente prima ancora dell’avvento della pandemia di Covid-19. Ciononostante, è stata proprio quest’ultima a cambiare drasticamente il nostro rapporto con l’auto e con la mobilità in generale, preannunciando una trasformazione anche in termini di percezioni che durerà più del previsto. In effetti, anche con l’arrivo del vaccino e di una cura, non è previsto alcun capovolgimento degli scenari descritti. Il cambiamento, infatti, sembra essere arrivato per restare.

Nuove abitudini di mobilità

Nel 2020, più della metà degli italiani si spostano in auto per paura del Coronavirus. Precisamente si tratta del 56,7% della popolazione, e il motivo più gettonato è la sicurezza (66,6%, +22,5% rispetto all’anno scorso). Il 30% degli italiani dichiara di aver modificato le sue abitudini riguardo gli spostamenti quotidiani. I motivi? La paura dei mezzi pubblici, il sovraffollamento dei treni, lo smart working, il south working e, dopo il lockdown, anche l’ansia di uscire di casa. Otto italiani su dieci hanno deciso di mantenere le nuove abitudini fino alla primavera 2021 e sette italiani su dieci sostengono che continueranno a muoversi in modo più sicuro anche quando il virus sarà sconfitto.

Un generale sentimento di paura

In base a ciò che si è detto durante l’evento dell’Osservatorio Continental, il Covid-19 ha velocizzato tendenze già appurate. Il generale sentimento di sconforto e paura, maggiormente presente nelle persone con più di 65 anni e inizialmente collegato alla crisi economica, ora si è inasprito a causa dell’ansia del contagio e del lockdown. E sono proprio gli over 65 ad aver cambiato maggiormente le proprie abitudini a causa del virus, essendo la categoria di persone più a rischio in caso di infezione. Il 65% degli italiani che si spostano utilizzando la propria auto è, infatti, over 65. Per fortuna, c’è ancora un 47,4% di italiani che non ha perso le speranze in un roseo ritorno alla normalità entro il 2021-2022. Ad ogni modo, il 70% di coloro i quali preferiscono l’auto dichiara di continuare a sfruttare la mobilità privata anche nel post pandemia. L’amministratore delegato di Continental Italia, Alessandro De Martino, ha dichiarato:

“Emerge un ritorno di interesse per l'automobile privata come mezzo di trasporto che garantisce sicurezza in tutte le sue accezioni, compresa quella sanitaria oggi divenuta di drammatica attualità. È però meno scontata l'indicazione forte che questa preferenza andrà oltre la fine della pandemia, perché le nuove paure si sono sedimentate in profondità”.

Il timore per gli incidenti

Un’altra (bizzarra) nota dolente riguarda ancora il sentimento di generale ansia e timore degli italiani, stavolta concernente gli incidenti automobilistici. In questo caso, però, il sentimento in questione non trova riscontro nella realtà, dove si assiste invece ad una diminuzione del 53% degli incidenti stradali dal 2000 al 2019 nel territorio italiano ed una conseguente riduzione del 23% del costo dei suddetti sul PIL (17,8 milioni) nello stesso periodo. Insomma, il desiderio di auto più sicure prescinde dal calo effettivo degli incidenti stradali, probabilmente collegato allo sviluppo e alla diffusione massiccia di sistemi avanzati di assistenza alla guida, nonché ad una crescente responsabilità e prudenza da parte degli automobilisti. Tuttavia, percezioni a parte, se i numeri continueranno a crescere in questa direzione, è molto probabile che l’Italia riuscirà a raggiungere l’obiettivo di zero fatalità negli incidenti stradali entro il 2050.

Gli italiani scelgono auto green

Che il rapporto degli italiani con le auto sia decisamente cambiato lo si può chiaramente notare dalle nuove preferenze della popolazione, indirizzata verso scelte sempre più sicure ed ecologiche (78,7%). Spesso, sono gli incentivi a fare la differenza. Infatti, nonostante le incertezze sulle nuove tecnologie, le alimentazioni e le criticità economiche, il 64,5% della popolazione sostiene di essere interessato ad acquistare una nuova auto grazie ai nuovi ecobonus 2020. A prescindere da possibili sconti in fase d’acquisto, però, le alimentazioni preferite dagli italiani sono quelle con motore elettrico + benzina (si tratta di auto ibride non ricaricabili ad una colonnina), maggiormente scelte dagli over 65. Al secondo posto, preferita dalla fascia d’età 25-40, c’è l’auto elettrica, segno di una rinnovata responsabilità ambientale e di un desiderio di utilizzare nuove tecnologie. Al terzo posto si trova invece l’auto ibrida plug-in. All’ultima posizione si assesta comodamente l’auto a metano a causa della scarsa disponibilità delle stazioni di rifornimento sul territorio nazionale.

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