Il nuovo presidente degli Stati Uniti ha sempre avuto le idee chiare sulle questioni ambientali, senza mai fare segreto della sua visione a lungo termine di un futuro totalmente green. Già negli anni 80, quando i problemi relativi all’inquinamento ambientale ed al riscaldamento climatico venivano percepiti come poco più che capricci, Joe Biden parlava della necessità di ridurre la dipendenza dal carbone e dell’importanza di investire in energie rinnovabili e sostenibili. Circa quarant’anni dopo, con le elezioni presidenziali più controverse della storia, Biden ottiene le chiavi della Casa Bianca e la possibilità concreta di incidere sulla transizione energetica del suo paese.
Grande appassionato di motori, Biden ha spesso palesato un serio interesse nei confronti degli EV, definendoli “il futuro dell’industria automobilistica” e reputandoli fondamentali per il progresso economico degli Stati Uniti. La sua elezione è stata vista di buon occhio soprattutto dai costruttori europei impegnati nella transizione ecologica. Herbert Diess, CEO del Gruppo Volkswagen, è decisamente ottimista, affermando che "il programma democratico è più allineato con la nostra strategia mondiale per combattere il cambiamento climatico attraverso l’elettrificazione."
Anche in casa c’è, ovviamente, chi vede in Biden una speranza reale per una decisa virata verso una mobilità più sostenibile. "Non vediamo l'ora di lavorare con la nuova amministrazione e il Congresso sulle politiche a supporto dei nostri clienti, dei concessionari e dei dipendenti", afferma General Motors attraverso una dichiarazione ufficiale. La casa automobilistica di Detroit è ansiosa di collaborare su scelte politiche che "aiutino a rafforzare la nostra presenza manifatturiera negli Stati Uniti e promuovano la nostra visione di un futuro completamente elettrico, a zero emissioni."
Dalla Ford, che ha investito 11 miliardi in nuove tecnologie, arriva soprattutto una richiesta di stabilità: "Speriamo che i leader eletti si concentrino sul riunire il paese e perseguire politiche che incoraggino la produzione, la sostenibilità e la stabilità economica globale degli Stati Uniti."
Negli ultimi quattro anni, in effetti, a mancare è stata proprio la stabilità, soprattutto riguardo politiche ambientali che inevitabilmente hanno inciso sul settore automotive. Sin da subito, infatti, l’ormai ex presidente Trump ha quasi totalmente smantellato le policy green portate avanti dall’amministrazione Obama, di cui Biden era vice-presidente. Favorevole ai combustibili fossili, Trump ha alzato i limiti di emissioni e consumi dei veicoli. La scelta ha penalizzato anche quei costruttori europei che avevano (e hanno tuttora) l’elettrificazione della gamma in agenda. Una mossa che ha fatto discutere è stata poi l’uscita dell’America dall’accordo sul clima di Parigi.
Le cose potrebbero cambiare, e se prima il presidente poteva contestare le normative ambientali imposte dai singoli stati, adesso paesi come la California potranno liberamente imporre norme più stringenti sul CO2. È recente, infatti, la causa avviata da 23 paesi contro Trump, per impedire l’abolizione del Clean Air Act che permetteva loro di limitare le emissioni delle auto. L’obiettivo dichiarato da Trump era quello di promuovere la produzione di macchine più economiche e più sicure. Perplesse le case automobilistiche per via dei (costosi) diversi standard da soddisfare.
Ora in USA auto elettriche correranno più velocemente
Durante il primo dibattito televisivo, Biden ha dichiarato di voler stanziare ben 1.700 miliardi di dollari per promuovere la totale transizione green e portare gli USA a sfruttare solo rinnovabili entro il 2050. Uno dei principali obiettivi è proprio il rinnovo del parco circolante, supportato dall’installazione di 500mila infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici entro il 2030 e da incentivi fiscali per l’acquisto di auto elettriche fino a $ 7.500. Biden ha inoltre promesso il rafforzamento dell’Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente e, naturalmente, l’imposizione di normative più stringenti per quanto riguarda le emissioni di anidride carbonica. Si tratta di un piano ambizioso che potrebbe creare un milione di nuovi posti di lavoro nel settore. Un segnale forte arriva anche con la proposta di acquistare flotte di auto elettriche per l’amministrazione federale di Washington.
Già dall’amministrazione Obama era chiara la vicinanza di Biden al settore automotive. Celebre la foto nella quale si vede il nuovo presidente firmare la carrozzeria della nuova Jeep Wrangler. In quegli anni l’obiettivo era il rilancio dell’industria, con un mirato piano strategico.
Trump permettendo, il neo eletto presidente Biden entrerà ufficialmente in carica il 20 gennaio 2021.