In questo magazine abbiamo già parlato della figura del Personal Car Shopper, andando a capire cos’è e soprattutto di cosa si occupa. Ora è giunto il momento di conoscere ancora meglio questa figura professionale scandagliando tutte le motivazioni che spingono un professionista a diventare un Personal Car Shopper.
Ciascuno dei nostri collaboratori ha dichiarato una specifica motivazione per cui ha deciso di intraprendere questa strada lavorativa. D’altra parte ci siamo resi conto di un filo conduttore che accomuna la scelta di ogni PCS. È emerso che il dinamismo e la freschezza di Urcar, l’azienda con la quale collaborano i Personal Car Shopper, è ciò che fa la differenza. A quanto pare far parte di una realtà giovane, che offre servizi innovativi, è la leva più forte per decidere di cambiare vita lavorativa.
Oltre a questo fattore condiviso, molti dei PCS hanno detto la propria:
• in alcuni casi abbiamo parlato con persone a cui molto spesso è capitato di dispensare consigli in ambito automotive ai propri amici e parenti, e ora possono effettivamente continuare a farlo, non più come passione, ma come lavoro;
• abbiamo anche sentito di PCS che godono di una naturale propensione ad aiutare gli altri. Risolvere un problema di mobilità vuol dire “sistemare” un qualcosa di quotidiano che ha un forte impatto sulla vita reale delle persone;
• a molti altri è bastato comprendere che Urcar, in quanto azienda, ha gli stessi interessi dei clienti. Capire di essere dalla parte del cliente finale, e non da quella delle grandi major, ha scatenato una sorta di senso di rivalsa da parte di molti PCS.
Come abbiamo visto sono molte le motivazioni che possono spingere una persona a diventare un Personal Car Shopper. Diverse spinte interne che poi convogliano nello stesso punto.
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P.C.S.
I nostri Personal Car Shopper sono a tua disposizione per qualsiasi dubbio.